venerdì 21 marzo 2008

13-14 APRILE: AL VOTO PER SCONGIURARE IL PEGGIO

E' vero che le labbra "glossate" della Santanché mi fanno dubitare almeno quanto il bianco-rosato Casini.
E se Berlusconi al contrario di quanto sta facendo credere nasconde dietro l'immancabile sorriso la certezza di non poter far ripartire il Paese , dietro a lui il soddisfatto Fini cui pare assicurata la leadership nel futuro "post-berlusconiano" non promette miracoli, ma si limita " a ricominciare facendo rialzare l'Italia con riduzione delle tasse, sicurezza, legalità, scuole che insegnano" Veltroni con un coraggio da leone ed una discreta faccia tosta annuncia "Un'Italia nuova si può fare"
Fortunatamente possediamo il bene dell'intelletto e sappiamo distinguere tra demagogia e realtà.
Sono certa che per gli italiani cambierà poco o nulla, nonostante ciò sostengo la necessità di recarsi alle urne il 13 e 14 aprile per mille ed una ragione.
La sinistra dell'indulto ha trattato il popolo dei “portatori di partita iva”come criminali. L'inasprimento degli studi di settore con effetto retroattivo illegale e l'istituzione di un vero e proprio regime di polizia fiscale atto a controllare le piccole imprese individuali e a conduzione familiare ha lasciato di fatto ai grandi evasori la libertà di continuare ad eludere il fisco.
Prodi & Co. protagonisti di una sciagurata legislatura influenzata non poco dalla sinistra estrema di Bertinotti consapevoli che gli imprenditori lontani anni luce da Montezemolo e Della Valle non fanno parte del loro elettorato hanno scatenato contro l'ira funesta e la pesante accusa di evasori e quindi corresponsabili dell'immenso debito in cui è sprofondata l'Italia. E' bene ricordare che i dati relativi l'evasione snocciolati dai mezzi di informazione sono presunti distanti anni luce da ciò che infine si traduce in realtà, almeno per quanto concerne i piccoli!
Una volta votavo perché credevo negli ideali, perché mi riconoscevo in uno schieramento, perché credevo che il mio voto unito ad altri favorisse il cambiamento!
Nonostante le aspettative disattese sono per il sì.
Andrò a votare perché gli elettori di sinistra lo faranno in massa, e anche se tra loro c'è chi afferma il contrario si sa che tra il dire e il fare....
Andrò a votare perché come al supermercato si cercano le offerte più convenienti voterò per il meno esoso. Andrò a votare non tanto per il migliore quanto per allontanare lo spettro del peggio. Andrò a votare, ma questa volta lo farò un bel po’di veleno in corpo ed il giorno in cui qualcuno tra i tanti occuperà l' ambita poltrona saremo là a chiederne conto! Non è una minaccia, solo una promessa!

Katia Giordani
Vice Presidente LIFE Federale

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